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Pedagogista e Pedagogista clinico

Chi è il Pedagogista

La professione di Pedagogista comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione – riabilitazione e di sostegno in ambito pedagogico ed educativo rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alla comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione ricerca e didattica in tale ambito. 

Può definirsi Pedagogista solo chi:

  • ha conseguito la laurea in Pedagogia
  • ha conseguito la laurea in Scienze dell'Educazione v.o.
  • ha conseguito la laurea specialistica classi 56 - 65 - 87
  • ha conseguito la laurea magistrale classi 50 - 57 - 85  - 93

Chiunque non possegga i titoli accademici su menzionati e si definisce pubblicamente, anche attraverso mezzi pubblicitari, "pedagogista" compie un reato ed è pertanto perseguibile dalla legge per abuso di titolo accademico e per pubblicità ingannevole. 

Ai sensi dell'Art. 8 del nostro Statuto il Consiglio Nazionale della P.ED.I.AS. vigilerà sulla tutela del titolo professionale di pedagogista e di educatore e svolgerà tutte le attività dirette ad impedire l'esercizio abusivo del titolo accademico.

 

Per chi richieda interventi pedagogici ed educativi è fondamentale affidarsi ad un professionista iscritto ad un' Associazione Professionale e certificato dalla stessa in quanto in forza a tale iscrizione è soggetto all'osservanza di un preciso Codice Deontologico a possedere un'assicurazione sulla responsabilità civile e all'aggiornamento professionale permanente, il tutto a garanzia dell'utente e della correttezza professionale della prestazione. 

I professionisti di Pedagogista e di Educatore, con l’entrata in vigore della Legge per i professionisti non organizzati in Ordini e Collegi che tutti i riferimenti professionali (curriculum, bigliettino da visita, carta intestata, fatture o ricevute fiscali, timbri, targhe e quant’altro su questo versante, devono riportare: “Attività Professionale di cui alla Legge del 14 gennaio 2013 n. 4”.

Fonte: sito Pedias in cui sono socia

 

Il pedagogista è un professionista laureato magistrale o di II livello (laurea triennale L-19 + laurea magistrale LM-50, LM-57, LM-85, LM-93) con almeno 5 anni di formazione universitaria di tipo multidisciplinare che comprende materie umanistiche e sociali, quali: la pedagogia, la psicologia, l'antropologia, la sociologia, la metodologia della ricerca sociale ed educativa, la filosofia, la storia e alcune discipline mediche. È un professionista di livello apicale con propria autonomia scientifica e responsabilità deontologica, che svolge funzioni di progettazione, gestione, coordinamento dei servizi, intervento, supervisione e valutazione pedagogica, in vari contesti educativi e formativi, sia nei comparti socioassistenziale e socioeducativo, sia nel comparto sociosanitario con riguardo agli aspetti socioeducativi, nonché attività didattica, di ricerca e di sperimentazione.

 

La formazione del pedagogista è funzionale al raggiungimento di idonee conoscenze, abilità e competenze educative del livello 7 del Quadro Europeo delle Qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF o QEQ).

Conoscenze: il pedagogista è una figura altamente specializzata, costituisce l'avanguardia della conoscenza nell'ambito pedagogico, educazione, formazione e istruzione, in rapporto a qualsiasi attività svolta in modo formale, informale e non formale, e possiede consapevolezza critica delle problematiche legate alla conoscenza del suo campo e all'interfaccia tra campi diversi.

Abilità: il pedagogista è abile in problem solving specializzato, necessario nella ricerca e nell'innovazione in ambito pedagogico, al fine di sviluppare nuove conoscenze e procedure, e per integrare conoscenze provenienti da ambiti diversi.

Competenze: il pedagogista riesce a gestire e trasformare contesti complessi di lavoro o di studio imprevedibili, che richiedono nuovi approcci strategici, assumendosi la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla pratica professionale, e verificando le prestazioni strategiche dei gruppi.

Può esercitare la sua azione in agenzie educative, in strutture pubbliche e private che si occupano, dall'infanzia all'adolescenza all'età adulta e geriatrica, di utenti con specifici bisogni educativi.

In particolare è in grado di assumere ruoli qualificati nelle seguenti aree:

  • area scolastica: servizi di consulenza pedagogica nei Centri di informazione e consulenza delle scuole di ogni ordine e grado, coordinamento pedagogico speciale, progetti di intervento speciale per soggetti disabili, progetti di prevenzione del disagio sociale, della dispersione scolastica, del bullismo; servizi per l'orientamento, servizi di dopo-scuola e attività educative extrascolastiche, servizi specialistici (potenziamento e recupero) per utenti con bisogni educativi speciali (BES) e/o disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) e in centri di formazione professionale; negli istituti superiori, docente di cattedra per le classi di concorso A-18 (filosofia e scienze umane) e A-19 (filosofia e storia), e docente di sostegno (stesse classi di concorso); aggiornamento in servizio degli insegnanti su incarico degli Uffici scolastici regionali e carriera universitaria per docenze.
  • area socio-educativa, socio-assistenziale e socio-sanitaria: centri socio-educativi, centri occupazionali diurni, centri di accoglienza per disabili, asili nido, cooperative di lavoro deputate all'accoglienza delle persone con disabilità, oratori e ludoteche, centri di aggregazione giovanile, consultori, centri per le famiglie, servizi di sostegno alle famiglie, servizi di mediazione familiare, comunità residenziali per disabili, comunità residenziali per minori, servizi per minori stranieri, servizi di operatori di strada, clownterapia, servizi socio-culturali, informa-giovani, servizi socio-educativi degli enti locali, servizi per la tutela dei diritti dell'infanzia, cooperative sociali; centri di recupero per tossicodipendenti; servizi educativi in carcere; telefoni rosa e azzurri, e centri per la violenza su donne e su minori; servizi per l'inserimento lavorativo mirato per soggetti disabili o problematici per quanto riguarda la consulenza pedagogica e la progettazione educativa.
  • area giuridica: affido, adozione, situazioni di abuso e maltrattamento di minori, criminalità minorile, nuove dipendenze, divorzi, nei Tribunali ordinari come CTU civile, perito penale, CTP (civile e penale) e nei Tribunali minorili e di sorveglianza e Corte d'appello minorile come giudice onorario non togato, e giudice di pace.
  • area privata: il pedagogista può esercitare la professione in qualità di dipendente o di libero professionista, aprire uno studio privato o uno studio associato con colleghi pedagogisti, avvocati, psicologi, filosofi, sociologi, medici, assistenti sociali specializzati e antropologi, e può avvalersi della collaborazione di educatori socio-pedagogici (L-19), professionisti dell'educazione e della formazione, o di educatori socio-sanitari (SNT-02), professionisti della riabilitazione.

Il pedagogista può operare in qualità di libero professionista in tutti i settori previsti dal ruolo.

L'esercizio della professione comprende l'uso di strumenti conoscitivi, metodologici e di intervento per la prevenzione, la valutazione (Test di livello A1-A2) e il trattamento dei disagi manifestati dalle persone nei processi di apprendimento, di formazione e di educazione.

 

Chi è il pedagogista clinico

Il pedagogista clinico è un esperto dell’apprendimento, dei processi educativi e formativi. Per diventare pedagogista clinico si attraverso un percorso biennale di studio post laurea: specializzazione biennale in Pedagogia clinica.

 Si rivolge alla persona, di tutte le fascia d’età, attraverso interventi educativi mirati o organizzando incontri di gruppo.

Il percorso pedagogico clinico, nello specifico, può essere indirizzato verso:

  • il singolo: in tutte le sue età, attraverso interventi educativi mirati e individualizzati;
  • la coppia, la famiglia, i genitori: come supporto in periodi di difficoltà nella gestione delle relazioni familiari;
  • il gruppo: traendo forza dall’energia positiva sprigionata dal lavoro collettivo;
  • le scuole e le istituzioni in generale: attraverso la proposta di formazione, incontri di confronto e scambio su tematiche di particolare interesse collettivo.

Il pedagogista ha una formazione multidisciplinare: esperto di pedagogia, deve comprendere di psicologia, di sociologia e di antropologia. Molto spesso collabora con altri professionisti di questi settori.

Il Pedagogista Clinico è abilitato a compiere i seguenti atti professionali:

  • conduzione dell’assessment pedagogico-clinico;
  • diagnosi pedagogico–clinica per conoscere l’individuo, le sue abilità e potenzialità;
  • interventi preventivi le cui strategie educative siano capaci di favorire un’equilibrata evoluzione socio–relazione psico–affettiva;
  • utilizzo di tecniche e metodologie pedagogico–cliniche per permettere alla 
  • persona di superare difficoltà e disagi nell’espressione, comunicazione e rapporto;
  • consulenza tecnico–scientifica a enti pubblici e privati per riconoscere, osservare e studiare all’interno di strutture educative i processi relazionali, organizzativi e didattici, secondo le linee di ricerca della pedagogica clinica;
  • reflecting pedagogico–clinico al singolo ed alla coppia;
  • organizzazione e conduzione di ateliers educativi per soggetti in età evolutiva, adulti e terza età;
  • attività di sperimentazione, ricerca e didattica in ambito pedagogico clinico.
  • L’intervento di aiuto per soggetti in età evolutiva è rivolto principalmente alle difficoltà:

  • di apprendimento;
  • espressivo–elocutorie;
  • organizzativo–motorie;
  • comunicative e relazionali.

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